Peskov replica: "La situazione è un vicolo cieco, perché, ancora una volta, questo porta a un'escalation significativa"

Tensioni internazionali sull’invio di armi e munizioni all’Ucraina. “L’Ucraina chiede sempre più nuove armi e l’Occidente sta incoraggiando queste richieste, giurando di essere pronto a fornire armi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando con i giornalisti, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “La situazione è un vicolo cieco, perché, ancora una volta, questo porta a un’escalation significativa, al fatto che sempre più Paesi sono direttamente coinvolti”, ha proseguito Peskov, aggiungendo però che l’invio di armi non può cambiare il corso degli eventi e che l’operazione militare speciale continuerà. 

Il commento di Peskov arriva dopo che il viceministro degli Esteri ucraino, Andriy Melnyk, ha invitato in un tweet la Germania a inviare al suo Paese un sottomarino. Lo riporta il Guardian. “La Germania (ThyssenKrupp) produce uno dei migliori sottomarini al mondo, l’Hdw Classe 212A. La Bundeswehr ha 6 U-boot di questo tipo. Perché non inviarne uno all’Ucraina? Così cacceremo la Russia dal Mar Nero”, si legge nel tweet.

Regno Unito: carri armati in arrivo a Pasqua

Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ha dichiarato checarri armati arriveranno in prima linea in Ucraina prima dell’estate. “Sarà probabilmente verso Pasqua”, ha detto, come riporta il Guardian. Il Regno Unito ha deciso l’invio di 14 carri armati Challenger, ma per motivi di sicurezza non è ancora stato reso noto il calendario dell’addestramento dei soldati ucraini su questi mezzi corazzati.

Clima teso a Berlino

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sarebbe particolarmente irritato nei confronti della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock. Lo sostiene Bild, citando una fonte vicina al governo tedesco. In particolare, Scholz sarebbe rimasto infastidito dalla frase di Baerbock “siamo in guerra contro la Russia”, pronunciata la settimana scorsa dalla ministra durante il suo intervento al Consiglio d’Europa. Parole che sarebbero state giudicate da Berlino come un’esplicita contraddizione rispetto alla politica del governo sulla guerra in Ucraina. “Gli errori di Baerbock sono registrati con precisione in Cancelleria”, ha detto la fonte a Bild, aggiungendo che la crisi è molto profonda e che il rapporto tra Scholz e Baerbock è particolarmente teso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata