Secondo il Cremlino non è corretto ritenere che lo scambio di prigionieri abbia cambiato le cose nella crisi tra Mosca e Washington

Niente tregua né avvicinamenti diplomatici tra Russia e Usa, nonostante il caso Griner. È sbagliato trarre la conclusione che lo scambio tra il russo Viktor Bout e la statunitense Brittney Griner sia un passo verso il superamento della crisi tra Russia e Usa perché le relazioni tra i Paesi sono ancora in uno stato deplorevole. È quanto ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un’intervista al giornale Izvestia, rilanciata da Ria Novosti. Le parole giungono all’indomani dell’annuncio dello scambio di detenuti fra Usa e Russia. “I colloqui hanno riguardato esclusivamente il tema dello scambio. Probabilmente è sbagliato trarre conclusioni ipotetiche sul fatto che questo possa essere un passo verso il superamento della crisi che abbiamo nelle relazioni bilaterali. No, le relazioni bilaterali continuano a rimanere in uno stato triste”, ha detto Peskov.

 

Mosca condanna un oppositore politico per “falsità” sulla guerra

Il tribunale Meshchansky di Mosca ha condannato l’oppositore russo Ilya Yashin, definito dal Cremlino ‘agente straniero’, per aver diffuso informazioni “consapevolmente false” sulle azioni dell’esercito russo in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Tass. La pena prevista per il reato di ‘diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sull’uso delle Forze armate russe, commesse per motivi di odio politico’ è la reclusione da 5 a 10 anni. Il pubblico ministero ha chiesto di condannare l’ex deputato comunale di Mosca a nove anni di reclusione in una colonia penale. Yashin è stato indagato dopo aver diffuso sul proprio canale Youtube informazioni sul massacro di Bucha. Lui si è detto innocente e ha affermato che il video conteneva solo la sua opinione soggettiva sugli eventi.

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