In Iran le manifestazioni sono esplose dallo scorso 16 settembre per la morte della 22enne Mahsa Amini e si sono estese a una grande protesta anti-regime

È stato giustiziato un manifestante, che era stato arrestato per le proteste esplose in Iran contro il regime. L’annuncio è delle autorità iraniane che hanno riferito di aver eseguito la condanna a morte di un prigioniero, arrestato nel corso delle proteste. L’agenzia di stampa iraniana Mizan ha riferito dell’esecuzione. L’uomo è accusato di aver bloccato una strada e attaccato un membro delle forze di sicurezza con un machete a Teheran. In Iran le proteste sono esplose dallo scorso 16 settembre per la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale del Paese.

Foto dai social
Foto dai social

L’agenzia di stampa Mizan ha identificato l’uomo giustiziato come Mohsen Shekari. Ha affermato che era stato condannato dal tribunale rivoluzionario di Teheran, che spesso tratta casi a porte chiuse che sono stati criticati a livello internazionale in altri casi per non aver permesso a coloro che sono sotto processo di scegliere i propri avvocati o addirittura di vedere le prove contro di loro.

 

Mizan ha riferito che Shekari era stato arrestato il 25 settembre, poi condannato il 20 novembre con l’accusa di “moharebeh”, una parola farsi che significa “guerra contro Dio”, accusa che prevede la pena di morte.

Borrell: “Inorridito da esecuzione”

“Inorridito dall’esecuzione di Mohsen Shekari, prima eseguita in relazione alle proteste in Iran. Discuteremo dell’Iran al Consiglio Esteri (di lunedì) con i ministri dell’Ue, con un’enfasi sulla gestione delle proteste da parte delle autorità e sulla necessità di rispettare i diritti fondamentali. Ue è contro la pena di morte in ogni circostanza”. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in un tweet. 

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