I parlamentari si preparavano a destituirlo dall'incarico. Ordinato un coprifuoco notturno a partire da questa sera

Il presidente peruviano Pedro Castillo ha sciolto il Parlamento e ha indetto nuove elezioni legislative, battendo sul tempo i parlamentari mentre si preparavano a discutere un terzo tentativo di destituirlo dall’incarico. Castillo ha anche insediato un nuovo governo di emergenza, affermando che, temporaneamente, avrebbe governato per decreto. Castillo ha poi ordinato un coprifuoco notturno a partire da questa sera.

Gli oppositori di Castillo, che ha anche annunciato che riorganizzerà la magistratura e la polizia, erano pronti ad un terzo voto per rimuoverlo dall’incarico, sostenendo che il presidente ha mostrato una “incapacità morale permanente” a guidare la nazione andina. Non è però chiaro se i parlamentari avessero gli 87 voti su 130 necessari per destituirlo. Castillo, il cui governo è iniziato nel luglio 2021, ha negato le accuse contro di lui, affermando che si basano su “dichiarazioni per sentito dire di persone che, cercando di alleggerire le proprie condanne per presunti crimini stanno cercando di coinvolgermi senza prove”. I pubblici ministeri federali stanno indagando su sei casi contro Castillo, la maggior parte dei quali per presunta corruzione, con la teoria che abbia usato il suo potere per trarre profitto da lavori pubblici.

Gli oppositori del presidente peruviano hanno votato contro il decreto e per sostituire Castillo con la vicepresidente Dina Boularte. La quale ha scritto su Twitter: “Respingo la decisione di Pedro Castillo di perpetrare il crollo dell’ordine costituzionale con la chiusura del Parlamento. È un colpo di stato che aggrava la crisi politica e istituzionale che la società peruviana dovrà superare con il rigoroso rispetto della legge”.

 

Anche l’ufficio del difensore civico peruviano, un’istituzione governativa autonoma, ha detto che dopo anni di democrazia, il Perù è nel bel mezzo di un collasso costituzionaleche non può essere definito altro che un colpo di Stato“. L’ufficio ha chiesto a Castillo di dimettersi e di consegnarsi alle autorità giudiziarie. “Sig. Castillo deve ricordare che non solo è stato eletto presidente della repubblica, ma anche che il popolo ha eletto i rappresentanti del servizio pubblico. Le azioni di Castillo ignorano la volontà del popolo e non sono valide”, si legge nel comunicato. 

 

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