A seguito dei bombardamenti russi circa 32.000 strutture civili e più di 700 infrastrutture critiche sono state danneggiate

In Ucraina continuano gli attacchi da parte delle forze russe: il conflitto giunge al 275esimo giorno. Per il presidente Zelensky, i russi si starebbero preparando a nuovi attacchi. “Sappiamo che i terroristi stanno preparando nuovi attacchi, lo sappiamo per certo. E finché avranno missili, non si calmeranno… “, ha detto il presidente. “La settimana che inizia può essere altrettanto impegnativa di quella che sta per concludersi”, ha detto Zelensky.

 Ukrenergo: “Corrente nelle case di Kiev per 4-6 ore al giorno”

Kiev avrà corrente elettrica per 4-6 ore al giorno. Lo annuncia la società ucraina dell’energia Ukrenergo in un comunicato, come riporta il sito Ukrinform. “La fornitura di luce alle infrastrutture critiche, come ospedali, stazioni di pompaggio e di riscaldamento, richiede il 58% dell’elettricità rimanente”, si legge nel comunicato, “solo il 42% dell’elettricità è disponibile per rifornire le utenze domestiche. Stiamo facendo tutto il possibile per fornire luce a ogni cliente per 2-3 ore, due volte al giorno”. Come già annunciato continueranno nei prossimi giorni le interruzioni di emergenza di corrente.

Cremlino: “Kiev osteggia mediazione”

In merito a eventuali negoziati fra Russia e Ucraina, “sappiamo che un certo numero di statisti e Paesi stranieri si sono detti pronti a fare da sede. Accogliamo con favore tale volontà politica, ma nella situazione attuale, ‘de jure e de facto’ dalla parte Ucraina, queste sedi non possono essere utlizzate”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alla disponibilità annunciata dal Vaticano di fornire una piattaforma per i negoziati tra Russia e Ucraina. Lo riporta Interfax.

Intelligence ucraina: per Bielorussia “suicidio” entrare in guerra

Un tentativo della Bielorussia di entrare in guerra contro l’Ucraina sarebbe “un suicidio”. Lo ha detto Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta Ukrinform. Secondo Yusov le informazioni su un possibile coinvolgimento diretto della Bielorussia nella guerra della Russia contro Kiev sono diffuse “strategicamente” da Mosca per creare “panico tra la popolazione” e “disorientare le forze di difesa ucraine”. “Non stiamo parlando del fatto che non ci sia alcuna minaccia dal regime di Lukashenko. Esiste e Lukashenko aiuta Putin con armi, munizioni e veicoli blindati. Fornisce il suo spazio aereo per gli attacchi contro l’Ucraina, ma oggi non possiamo parlare del fatto che nel prossimo futuro ci sarà un’invasione su vasta scala e il coinvolgimento della Bielorussia in un’operazione di terra”, ha spiegato Yusov.

Kiev: “30 attacchi russi su Kherson in un giorno”

“Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 30 volte” in un giorno. Lo riferisce su Telegram Yaroslav Yanushevych, governatore della regione di Kherson, in Ucraina. Nella giornata di ieri, i russi hanno attaccato le aree residenziali della cittadina recentemente liberata, colpendo edifici privati e appartamenti. Una persona è stata uccisa, mentre due sono rimaste ferite. Attaccati anche i villaggi di Bilozerka, Pryozerne, Komyshany, Stepanivka, Mykilske, Chornobaivka, Tokarivka, Zelenivka, Prydniprovske, Stanislav. Le bombe russe sono cadute anche sul distretto di Beryslav, fa sapere Yanushevych.

A Kherson ripristinata la luce

A Kherson “è tornata l’elettricità nella case”. Lo rende noto su Telegram il vice capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Kyrylo Tymoshenko. “La nostra luce non si spegnerà mai”, ha aggiunto nel suo messaggio.

Blackout a Kiev

A partire da questa mattina sono in vigore interruzioni di corrente di emergenza in tutta l’Ucraina. Lo rende noto la società locale dell’energia Ukrenergo. Lo riporta Unian. “Il motivo dell’aumento del deficit di potenza è stato l’arresto di emergenza delle unità in diverse centrali elettriche – viene spiegato in una nota -, allo stesso tempo, il consumo continua a crescere a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche. Attualmente, il deficit di potenza è del 27%”.

Raid nel Donetsk

Nel Donetsk ancora raid russi: diversi civili hanno perso la vita mentre l’amministrazionie militare ha rinnovato l’invito ai residenti a lasciare la regione a causa dei continui bombardament. Bombardamenti che stanno costringendo anche i residenti di Kherson a lasciare la città da poco liberata

A seguito dei bombardamenti russi circa 32.000 strutture civili e più di 700 infrastrutture critiche sono state danneggiate, secondo i report del viceministro dell’Interno ucraino, Yevgeny Yenin, come riporta Ukrainska Pravda. “Solo il 3% del numero di bombardamenti registrati sono obiettivi militari“, ha spiegato. “I russi prendono di mira anche le infrastrutture critiche. Ad oggi, sono stati registrati più di 700 infrastrutture critiche danneggiate: si tratta di aeroporti, ponti, depositi di petrolio, sottostazioni elettriche e simili”, ha detto ancora Yenin. “Potrebbero aspettarci tempi piuttosto difficili, ma il governo si sta preparando, e so che anche la stragrande maggioranza degli ucraini si sta preparando per tali attacchi, e non saremo spezzati”, ha assicurato Yenin, che ha poi affermato che 524 insediamenti in 7 regioni dell’Ucraina hanno problemi con l’approvvigionamento di elettricità, sia parziale, sia totale.

Gli attacchi alle strutture energetiche definiti dal consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak come “fascismo del 21° secolo” perché “non influiscono sulla guerra al fronte e terrorizzano le città civili”. Gli attacchi sono stati condannati fermamente anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui “Putin sta cercando di usare l’inverno come arma“. Per Stoltenberg il presidente russo Vladimir Putin “reagisce alle sconfitte con più brutalità”, ma “non avrà successo nella sua strategia”. Il segretario generale della Nato ha ribadito anche l’impegno a sostenere Kiev perché “il modo migliore per sostenere la pace è sostenere l’Ucraina” e ha poi sottolineato che se Putin vincesse la guerra, lui e altri despoti continuerebbero a usare la violenza per raggiungere i loro obiettivi. “Può significare più guerra e più sofferenza. Ciò renderebbe il nostro mondo ancora più pericoloso. È nel nostro interesse che l’Ucraina prevalga”.

L’peratore Ukrenergo ha reso noto che è stato ripristinato circa l’80% del fabbisogno energetico.

Il fronte di Zaporizhzhia

Intanto potrebbe esserci un cambio di scenario per quanto riguarda la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, al centro di accuse reciproche da parte di Mosca e Kiev per gli attacchi che, sempre più vicini al sito e ai reattori, aumentano il rischio di danni all’impianto con conseguenti fughe radioattive. I russi potrebbero decidere di lasciare la centrale sotto il controllo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), come ha riferito Petro Kotin, presidente di Energoatom, l’operatore per l’energia nucleare in Ucraina. “Ci sono stati segnali che potrebbero lasciare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ci sono state molte pubblicazioni sulla stampa russa sul fatto che la centrale di Zaporizhzhia potrebbe essere lasciata e consegnata al controllo dell’Aiea”, ha detto Kotin che, allo stesso tempo, ha osservato che, al momento, non sembrano esserci ancora segni da parte dei russi di voler lasciare la centrale. Secondo il presidente di Energoatom, le truppe russe presenti nell’impianto hanno proibito al personale della centrale di lasciare il territorio sotto il controllo del governo ucraino. Kotin ha anche osservato che il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, sta lavorando attivamente alla creazione di una zona di sicurezza attorno alla centrale di Zaporizhzhia.

I filorussi smentiscono però la ritirata dalla centrale

 

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