Aggiunte all'elenco delle persone soggette a misure restrittive 11 persone e quattro organizzazioni tra cui la polizia morale

Ancora sanzioni da parte dell’Unione Europea contro le violazioni dei diritti umani in Iran. Oggi il Consiglio dell’Unione Europea ha aggiunto altre 11 persone e quattro organizzazioni all’elenco delle persone soggette a misure restrittive: la ragione, il loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e nella violenta risposta alle manifestazioni che ne sono scaturite. L’annuncio arriva dopo che, in mattinata, il ministero degli esteri iraniano, aveva annunciato una “reazione proporzionale e reciproca” in caso di sanzioni europee. 

In una nota, il Consiglio ha spiegato che le designazioni includono i responsabili della morte di Mahsa Amini, vale a dire la polizia morale iraniana e due delle sue figure chiave, Mohammad Rostami e Hajahmad Mirzaei. Inoltre, l’Ue ha sanzionato le forze dell’ordine iraniane e alcuni dei loro capi locali per il loro ruolo nella repressione delle proteste. Inoltre, l’Ue ha elencato Issa Zarepour, il ministro iraniano delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, per la sua responsabilità nella chiusura di Internet.

Le misure imposte oggi consistono in un divieto di viaggio e in un congelamento dei beni. Inoltre, ai cittadini e alle imprese dell’Ue è fatto divieto di mettere fondi a disposizione delle persone fisiche e giuridiche menzionate. Il regime di sanzioni contro le violazioni iraniane dei diritti umani include anche il divieto di esportazione nel Paese di apparecchiature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna o per il monitoraggio delle telecomunicazioni. L’elenco comprende ora un totale di 97 individui e 8 entità.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata