Le persone morte schiacchiate nella calca
Strage allo stadio in Indonesia: sono almeno 174 le persone morte dopo una serie di scontri alla fine di una partita di calcio a Malanga, nella provincia di Giava Orientale. Numerosi i cittadini finiti in ospedale. I tafferugli sono nati dopo la chiusura del match quando tremila tifosi dell’Arema FC, delusi e arrabbiati per la sconfitta della propria squadra, sono entrati in campo. La risposta delle forze di polizia è stata quella di un lancio di lacrimogeni per farli ritornare sugli spalti: l’azione ha però generato panico e ressa. Tutte le persone morte sono rimaste schiacciate o calpestate nella calca. Aperta un’inchiesta sulla vicenda, tra le vittime anche un bambino di 5 anni.
Nella zona davanti allo stadio sono stati deposti mazzi di fiori e petali in ricordo delle vittime. Anche Papa Francesco ha rivolto una preghiera alle vittime: “Prego per quanti hanno perso la vita e sono rimasti feriti negli scontri scoppiati dopo una partita di calcio in Indonesia“, ha detto durante l’Angelus.
Nel frattempo alcune famiglie sono ancora in cerca di parenti dispersi tra le foto delle vittime. Nel pomeriggio il capo della polizia nazionale indonesiana, Listyo Sigit Prabowo, ha affermato che il bilancio delle vittime della ressa allo stadio di Malanga è stato rivisto a 125 da 174, dopo che le autorità hanno scoperto che alcune delle vittime sono state contate due volte. Più di 100 stavano ricevendo cure intensive in otto ospedali, 11 dei quali in condizioni critiche.
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