Il sismologo Björn Lund però "non esclude che nella zona sia avvenuta un'altra detonazione

Le perdite di gas dal Nord stream diventano quattro, e sembra possa esserci stata un’altra esplosione. Lo riporta il quotidiano svedese ‘Aftonbladet’, secondo cui “la quarta fuga di gas è stata rilevata nel mar Baltico, e si trova tra le due sul Nord stream 1 ma ha origine dal Nord stream 2”; mentre il sismologo Björn Lund “non esclude che nella zona sia avvenuta un’altra detonazione”.

 

Cremlino: “Non possiamo dire se sarà mai riavviato”

“Il Cremlino non ha informazioni sull’eventuale riavvio del gasdotto Nord Stream dopo le esplosioni che lo hanno danneggiato perché si tratta di una “questione tecnica”. Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, come riporta Interfax. “Questa è una domanda tecnica, non possiamo rispondere”, ha detto Peskov.

Cremlino: “Probabile attacco paese straniero”

Le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream sono dovute “probabilmente ad un atto terroristico di un paese straniero”. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti. “L’entità dei danni indica che si tratta davvero di una sorta di atto terroristico internazionale, probabilmente di un paese straniero “, ha detto Peskov.

Per la Nato è “sabotaggio”

“I danni ai gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico destano profonda preoccupazione. Tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che questo è il risultato di atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili. Queste perdite causano rischi per la spedizione e sostanziali danni ambientali. Sosteniamo le indagini in corso per determinare l’origine del danno”. Lo dichiara il Consiglio Atlantico della Nato in una nota. “Noi, come alleati, ci siamo impegnati a prepararci, scoraggiare e difenderci dall’uso coercitivo dell’energia e da altre tattiche ibride da parte di attori statali e non statali. Qualsiasi attacco deliberato contro l’infrastruttura critica degli alleati sarebbe accolto con una risposta unita e determinata”, concludono i membri dell’Alleanza atlantica.

La falla nella costa Sud della Svezia

Secondo l’agenzia di stampa svedese TT la quarta falla è stata rilevata al largo della costa meridionale della Svezia e la guardia costiera svedese ha riferito di avere un’imbarcazione nel luogo della fuoriuscita. Tutte e quattro le falle si trovano in acque internazionali, due vicino alla Svezia e due vicino alla Danimarca. I gasdotti Nord Stream corrono lungo il Baltico per trasportare gas dalla Russia alla Germania. Nessuna delle due linee, Nord Stream 1 e Nord Stream 2, era operativa, ma entrambe erano piene di gas. I governi di Danimarca e Svezia ritengono che le falle al largo dei loro Paesi siano dovute ad “azioni deliberate”.

Prima che venissero rilevate le falle sono state registrate esplosioni. Una prima esplosione è stata registrata dai sismologi lunedì a sudest dell’isola danese di Bornholm. Una seconda esplosione, più forte, registrata lunedì sera a nordest dell’isola, è stata equivalente a un terremoto di magnitudo 2.3. Le esplosioni sono state registrate anche dalle stazioni sismiche di Danimarca, Norvegia e Finlandia. Alcuni funzionari europei ed esperti di energia ritengono che sia probabile che la Russia sia responsabile di qualsiasi sabotaggio (beneficia direttamente dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’ansia economica in tutta Europa), ma altri hanno messo in guardia dal puntare il dito fino a quando gli investigatori non saranno in grado di determinare cosa è successo

 

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