Ue ipotizza sabotaggio. Borrell: "Atto deliberato, Bruxelles preoccupata". Il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Sullivan alla Danimarca: "Sosteniamo gli sforzi di indagine"

In Germania i servizi di sicurezza temono che i tre tubi del gasdotto Nord Stream 1 e 2 danneggiati in un presunto attacco di sabotaggio possano diventare inutilizzabili per sempre. Lo riporta il giornale tedesco Tagesspiegel citando fonti di ambienti governativi, secondo cui se i tubi non vengono riparati rapidamente molta acqua salata entrerà e corroderà le condutture.

La Russia ha chiesto la convocazione di una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu “in relazione al sabotaggio contro due linee del Nord Stream”. Lo annuncia su Telegram il primo vice-rappresentante della Russia alle Nazioni unite, Dmitry Polyansky, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Ci aspettiamo che la riunione si tenga domani”, ha aggiunto Polyansky. Il governo svedese ha successivamente comunicato che il Consiglio di Sicurezza si terrà nella giornata di venerdì

Gli Stati Uniti offrono il loro sostegno alla Danimarca per indagare su cosa abbia provocato i danni al gasdotto Nord Stream, riscontrati negli ultimi giorni, parlando di quello che ritengono un “apparente sabotaggio”. Anche secondo l’Ue si è trattato di un “atto deliberato”, almeno secondo quanto scrive l’Alto Rappresentante per la politica estera Josep Borrell, in una nota. 

“L’Unione europea è profondamente preoccupata per i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato perdite nelle acque internazionali del Mar Baltico. Le preoccupazioni per la sicurezza e l’ambiente hanno la massima priorità. Questi incidenti non sono una coincidenza e riguardano tutti noi”, scrive Borrell.  “Tutte le informazioni disponibili indicano che tali perdite sono il risultato di un atto deliberato – precisa -. Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere piena chiarezza su cosa è successo e perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica. Qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee è assolutamente inaccettabile e sarà accolta con una risposta solida e unita”.

 

Anche gli Usa offrono aiuto alla Danimarca per chiarire le cause dei danni al gasdotto. “Ho parlato con il mio omologo danese Jean-Charles Ellermann-Kingombe dell’apparente sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. Gli Stati Uniti stanno sostenendo gli sforzi di indagine e continueremo il nostro lavoro per salvaguardare la sicurezza energetica dell’Europa”, ha scritto su Twitter il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.

 

Danimarca: “1-2 settimane per indagare su danni”

“Potrebbero essere necessarie 1-2 settimane prima che la fuga di gas si fermi e quindi possano essere svolte indagini sulle cause che hanno provocato i danni al gasdotto Nord Stream”. Lo ha affermato il ministro della Difesa danese Morten Bodskov all’emittente Tv2.

Danimarca: “Azione pianificata, non è stato incidente”

“Non è un incidente, è stato pianificato, e si tratta di esplosioni molto grandi”. Lo ha affermato il ministro della Difesa danese Morten Bodskov all’emittente Tv2 in merito alle esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream. Bodskov ha spiegato di aver incontrato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e che c’è il pieno sostegno del segretario generale per il lavoro che deve essere svolto per accertare le cause che hanno provocato le esplosioni.

 

Mosca: “Disponibili a indagine congiunta”

La Russia è pronta a considerare le richieste per un’indagine congiunta sulle cause dell’incidente al gasdotto Nord Stream, nel caso in cui i paesi europei dovessero far pervenire queste richieste. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, come riporta Ria Novosti. “Se ci saranno richieste, le prenderemo in considerazione. Per quanto ne so, al momento non ce ne sono state”, ha detto Grushko.

Cremlino: “Stupide le accuse a Russia”

Gazprom, in qualità di proprietario, dovrebbe “prendere parte alle indagini” sulle esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti. “Il gasdotto ha un proprietario e Gazprom è legata alla proprietà, quindi, ovviamente, è impossibile procedere senza di essa. Questo gasdotto non è senza un proprietario”, ha detto Peskov, aggiungendo che sarebbero “stupide” le supposizioni secondo cui la Russia sarebbe coinvolta nell’emergenza del gasdotto. “Voglio solo esortare tutti a pensare prima di fare qualsiasi dichiarazione, bisogna ancora aspettare di analizzare i dati per accertare che si sia trattato di un’esplosione o meno”, ha dichiarato Peskov, secondo il quale ci sono “molte domande” su ciò che è successo. “Vediamo enormi profitti dai fornitori americani di gas liquefatto, che hanno moltiplicato le loro forniture al continente europeo, sono molto, molto interessati a ricevere ulteriormente questi super-super profitti” ma “a noi interessa questo? No, non siamo interessati”.

Mosca: “Biden dica se c’è responsabilità Usa”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è obbligato a rispondere alla domanda se gli Stati Uniti abbiano qualcosa a che fare con le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Tass. “Il 7 febbraio 2022, Joe Biden ha affermato che il Nord Stream sarebbe finito se la Russia avesse invaso l’Ucraina. – ha scritto Zakharova su Telegram, postando un video delle dichiarazioni di Biden sul Nord Stream 2 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è obbligato a rispondere alla domanda se gli Stati Uniti d’America abbiano realizzato la loro minaccia il 25 e 26 settembre 2022, quando si è verificata un’emergenza sulle tre linee SP-1 e SP-2 del gasdotto”.

Casa Bianca: “Insinuazioni ridicole”

Le insinuazioni della Russia in merito a una responsabilità degli Usa dietro ai danni ai gasdotti Nord Stream sono “ridicole”. Lo ha affermato Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano. Lo riporta il Daily Mail. “Sappiamo tutti che la Russia ha una lunga storia di diffusione di disinformazione e lo sta facendo anche in questo caso”, ha aggiunto.

 

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