Caos in 38 città russe dopo il discorso del leader del Cremlino. Il vice ministro degli Esteri russo: "Prenderemo molto sul serio il minimo segno di disponibilità"

“Si terranno referendum e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno accettati in Russia. La protezione di tutti i territori che avranno aderito (alla Russia ndr.) sarà notevolmente rafforzata dalle forze armate russe. La Russia ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potrebbero essere utilizzate per tale protezione”. Lo annuncia su Telegram Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale della Russia. 

Segnali di distensione da Mosca a Washington. “Prenderemo molto sul serio il minimo segno di disponibilità” degli Stati Uniti “ad andare verso il miglioramento delle relazioni, siano essi segnali pubblici, sia un qualche tipo di azione, ma finora, purtroppo, il trend è opposto” e “non ci sono segnali di miglioramento delle relazioni Russia-Usa”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato delle proteste esplose nelle ultime ore. Notificare “citazioni” per l’arruolamento nell’esercito alla persone arrestate per aver preso parte alle manifestazioni contro la decisione del presidente russo Vladimir Putin di indire una mobilitazione parziale “non viola la legge”, ha dichiarato Peskov.

La decisione del leader russo “è dovuta al fatto che ora di fatto la Russia si trova di fronte al blocco della Nato con tutte le sue capacità logistiche”, ha aggiunto Peskov. “Nel suo discorso di ieri, il presidente ha dato una descrizione chiara e spiegato le ragioni di tale decisione”, ha spiegato il rappresentante di Mosca secondo cui le notizie relative a “un certo clamore” negli aeroporti russi e ai valichi di frontiera dopo l’annuncio della mobilitazione parziale da parte del presidente russo Vladimir Putin “sono molto esagerate”.  “Su questo argomento compaiono molte false informazioni”, ha aggiunto.

Nel frattempo emergono i numeri delle manifestazioni esplose in Russia. Secondo l’Ong russa Ovd sono oltre 1384 le persone fermate in 38 città della Russia per le proteste contro la mobilitazione parziale indetta dal presidente Vladimir Putin nell’ambito del conflitto in Ucraina. 

Ieri nel suo discorso alla nazione trasmesso in tv, in cui ha annunciato la mobilitazione parziale, Putin ha anche accusato l’Occidente di “ricatto nucleare”. “Alcune figure eminenti della Nato hanno parlato della possibilità di usare contro la Russia armi di distruzione di massa, cioè armi nucleari. A chi fa dichiarazioni di questo tipo sulla Russia, voglio ricordare che anche il nostro Paese dispone di armi nucleari”, ha detto Putin.

Serbia Russia Ukraine War
Il ministro della Difesa russo Shoigu

Il ministro della Difesa russo Shoigu ha poi precisato che saranno 300mila i riservisti che verranno richiamati: “Siamo in guerra non tanto con l’Ucraina, con l’esercito ucraino, quanto con l’intero Occidente“, ha dichiarato l’esponente del governo di Mosca. L’opposizione russa protesta in tutte le città, e sono stati oltre mille gli arresti. Intanto i voli da Mosca verso i Paesi vicini sono andati esauriti in poche ore dopo l’annuncio di Putin. La Guardia di frontiera finlandese ha annunciato che ieri tramite il confine orientale sono entrati in Finlandia 4.824 russi rispetto ai 3.133 di mercoledì della scorsa settimana: “un aumento, ma la situazione è sotto controllo da parte delle autorità”, ha detto il responsabile Matti Pitkäniitty. 

 

Mosca contro Biden: “Indecente il suo discorso”

Il discorso del presidente Usa Joe Biden all’Assemblea generale delle Nazioni Unite è stato “indecente”. A dirlo la portavoce del ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova, che ha accusato l’inquilino della Casa Bianca di avere attribuito a Vladimir Putin parole che non sono del presidente russo.

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Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo

Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Per quanto riguarda il discorso del presidente degli Stati Uniti, considero assolutamente indecente il modo in cui è cominciato”, ha detto. “Indecente non perché non hanno il diritto di toccare altri Paesi”, ma “il fatto è che ha iniziato in teoria citando il presidente della Russia. Noi, come facciamo sempre, abbiamo cominciato a verificare le parole di Biden. Lui le ha pronunciate di sicuro, ma il presidente della Russia non le ha dette”, ha proseguito Zakharova.

Nel suo discorso all’Onu, Biden ha affermato: “Ancora una volta, proprio oggi, il presidente Putin ha lanciato minacce nucleari esplicite contro l’Europa e uno sconsiderato disprezzo per le responsabilità del regime di non proliferazione”.

L’intervento del presidente Usa alle Nazioni Unite è giunto nel giorno in cui Putin, in un discorso alla nazione, ha annunciato la mobilitazione parziale dei riservisti.

 

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