A meno di una settimana dal suo insediamento, il nuovo governo tedesco vuole voltare pagina sulle controversie con il Marocco. Il Ministro degli Esteri tedesco ha elogiato il Marocco, in un comunicato diffuso lunedì 13 dicembre, qualificando il piano marocchino per l’autonomia nel Sahara come un “importante contributo per raggiungere una soluzione politica, duratura e mutualmente accettabile” e salutando l’adozione della risoluzione 2602 del Consiglio di Sicurezza sulla questione del Sahara occidentale. Per il Ministro il Regno svolge un’importante legame tra il Nord e il Sud sia a livello politico che culturale ed economico. Il Marocco “è un partner chiave dell’Unione Europea e della Germania in Nord Africa”, afferma. Anche dul dossier libico la Germania loda l’impegno diplomatico del Marocco per la soluzione della crisi libica.
Sul piano delle riforme, il Ministro tedesco ha ha elogiato le “riforme radicali” intraprese dal Regno nell’ultimo decennio”, sottolineando che “Il Paese svolge un ruolo importante nella stabilità e nello sviluppo sostenibile della regione. Ciò è evidente, soprattutto nel suo impegno diplomatico nel processo di pace libico”. Una menzione che dovrebbe rassicurare il Marocco che, per la cronaca, non ha apprezzato il governo dell’ex cancelliere Angela Merkel che li ha estromessi dalla prima conferenza sulla Libia a Berlino nel gennaio 2020.
Sahara Occidentale, una svolta
Con il forte sostegno alla risoluzione 2602, la Germania insiste sulla continuazione del processo delle “tavole rotonde”, avviato dall’ex inviato per il Sahara occidentale, il tedesco Horst Köhler. Una formula respinta sia dal Polisario che da Algeri.
Una nuova posizione tedesca che segna una svolta, allontanandosi dalla linea seguita dall’esecutivo Merkel su questo tema. Sotto la sua autorità, Berlino era stata all’origine della riunione, il 21 dicembre 2020, dell’organo esecutivo delle Nazioni Unite dedicato all’esame del riconoscimento da parte dell’amministrazione Trump del carattere marocchino nel Sahara.
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