Le parole del giovane arrestato e detenuto in Egitto dal 7 febbraio
Una nuova lettera è stata scritta da Patrick Zaky per entrare in contatto con la sua famiglia e i suoi amici ed esprimere speranza sulla data della prossima udienza sulla sua detenzione. La famiglia dello studente egiziano dell'Università di Bologna, incarcerato in Egitto il 7 febbraio con detenzione preventiva fino a data da destinarsi, ha potuto consegnare cibo e strumenti per la pulizia nel luogo di detenzione ed essere rassicurata sulle condizioni dello studente attraverso una nuova lettera, ricevuta dal carcere di Tora, fa sapere la pagina Facebook gestita dagli attivisti impegnati per la sua liberazione. "Patrick ha scritto alla sua famiglia e ai suoi amici in Egitto per verificare il loro stato di salute, come sempre, prima di rassicurarli sul suo benessere e di inviare il suo amore ai suoi amici di Bologna e Grenada. Alla fine della lettera, Patrick ha detto di sperare che la fortuna sia sua alleata nella sua prossima udienza, in modo da poter riavere la libertà", hanno spiegato, sottolineando di non sapere quando si terrà la prossima udienza.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata