Un'inchiesta del quotidiano inglese l'aveva messa insieme a Raqqa, Mogadiscio e Caracas. Le proteste
Napoli vince la sua 'battaglia' contro il tabloid britannico The Sun. Il capoluogo partenopeo era stato inserito in un articolo sui 'Dieci luoghi più pericolosi al mondo', insieme a Raqqa (Siria), Caracas, Groszny, Mogadiscio, Manila, St. Louis (Usa), Kiev, Perth (Australia), Karachi (Pakistan) e San Pedro Sula (Honduras). Un riconoscimento negativo che aveva sollevato un mare di polemiche e risposte, dal sindaco partenopeo Luigi de Magistris alla moglie di Renzi, Agnese, che sempre al Sun aveva dichiarato: "Napoli è una città stupenda, una delle più belle del mondo. Il vero pericolo è che rischio di ingrassare qui: dopo tutte le cose che abbiamo mangiato in questi giorni".
Stamattina dall'articolo incriminato (pubblicato l'11 luglio) Napoli è scomparsa. Evidentemente alla redazione devono essere arrivate le migliaia di critiche, molte anche online, dei napoletani e non, che addirittura avevano minacciato di rivolgersi all'ambasciatore italiano a Londra.
"Vittoria: il tabloid britannico 'Sun' toglie Napoli dalla lista delle città più pericolose del mondo, insieme alla roccaforte dell'Isis Raqqa, Mogadiscio e Caracas. Una retromarcia che arriva dopo le dure proteste, prime tra tutte quelle di Fratelli d'Italia, contro un pezzo diffamatorio e offensivo non solo per i cittadini di Napoli ma per tutti gli italiani. Da registrare tuttavia il silenzio di Gentiloni e Alfano: avevamo chiesto un loro intervento formale col governo britannico ma sono rimasti muti. Un governo serio pretenderebbe le scuse ufficiali ma come ormai è noto l'Italia non ha un governo serio. Ma noi la nostra dignità nazionale la difendiamo nonostante loro e siamo certi che anche il Sun abbia capito che nessuno può insultare l'Italia a piacimento. #byebyeSun #Italiasovrana". Lo scrive su Facebook il presidente di fratelli d'Italia Giorgia Meloni
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata