Nella rivista Rumiyah nuove minacce all'Occidente: Attaccate Australia

Lo Stato islamico torna a minacciare l'Occidente dalla nuova rivista jihadista Rumiyah, pubblicata in varie lingue (inglese, francese,tedesco, turco, russo, indonesiano e pashtun). Nel suo primo numero, di 38 pagine, Rumiyah, che significa Roma, porta in copertina l'immagine di un terrorista con una cintura esplosiva; e sotto la scritta: "Non fermeremo la nostra jihad fino a quando non saremo sotto gli olivi di Roma".

All'interno si prende poi di mira l'Australia: in un articolo si parte dal raccontare la biografia di un militante, identificato come Abu Mansur el Migrante, di origine libanese ma residente in Australia, morto nella città siriana di Manbech, mentre combatteva accanto agli estremisti, per poi lanciare un appello a "quelli che vivono in Australia" perché compiano attentati nel Paese.

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"Ammazzate nelle strade di Brunswick, Broadmeadows, Bankstown e Bondi", esorta l'Isis, suggerendo attacchi all'arma bianca, con arma da fuoco, con le auto o avvelenamenti.

Rumiyah contiene anche un necrologio per quello che è stato il portavoce jihadista, Abu Mohamed al Adnani, ucciso a fine agosto in Siria. Nell'articolo, i militanti sostengono che la morte di al Adnani "non danneggerà l'Islam né i nostri fratelli".

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