I terroristi erano figli di famiglie locali benestanti. Nel Paese è stato dichiarato il lutto nazionale
I sette militanti che hanno assaltato il ristorante di Dacca venerdì sera uccidendo 20 civili erano cittadini del Bangladesh e le autorità avevano provato ad arrestare in precedenza cinque di loro. Gli investigatori li sospettavano di legami con gruppi estremisti islamici internazionali. L'Isis ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con un comunicato e una foto, anche se non c'è conferma ufficale delle rivendicazioni. Il ministro degli Interni del Bangladesh Asaduzzaman Khan ha detto a Reuters che né lo Stato islamico né al Qaeda sono coinvolti e ha ribadito la linea del governo secondo cui i militanti cresciuti nel Paese sono stati responsabili di un'ondata di morti negli ultimi 18 mesi. "La responsabilità è di Jmb", ha detto Khan, riferendosi al gruppo Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh, che pretende di rappresentare lo Stato islamico in Bangladesh. In ogni caso il vice ispettore generale della polizia, Shahidur Rahman, ha detto a Reuters che le autorità stanno indagando sulla possibile connessione tra gli attentatori e i gruppi trans-nazionali come lo Stato islamico o al Qaeda. Ha detto inoltre che i militanti erano per lo più istruiti e provenienti da famiglie ricche.
LEGGI ANCHE 'Bangladesh, a Dacca cerimonia in ricordo delle vittime dei terroristi'
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata