Beirut (Libano), 15 dic. (LaPresse/EFE) – Il destino di Hannibal Gheddafi, figlio del defunto dittatore libico Muammar Gheddafi, arrestato in Libano ieri, dipende dall’Interpol. Lo ha dichiarato il giudice libanese, Zaher Hamade, incaricato del caso. Il magistrato, che ieri ha emesso un ordine di carcerazione preventiva contro Gheddafi, ha riferito ai media locali di aspettare la risposta dell’Interpol, perché il detenuto è imputato dalla giustizia del suo paese. Hamade ha spiegato al quotidiano As Safir che la risposta potrebbe arrivare entro 15 giorni, in caso contrario “la giustizia libanese potrebbe liberare Gheddafi se non ha commesso un crimine in Libano”. Tuttavia, ha spiegato il giudice, dopo l’ordine di detenzione con l’accusa di aver nascosto le informazioni sulla scomparsa in Libia del leader spirituale della comunità sciita, l’imam Musa Sadr, Gheddafi continuerà ad essere interrogato in Libano per ulteriori indagini.
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