Torino, 30 nov. (LaPresse) – Si è aperta la Conferenza del clima (Cop21) a Parigi, con un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi del 13 novembre e una citazione di Martin Luther King, che ricorda le civiltà estintesi per non essersi accorte dei problemi che le stavano aspettando. Obiettivo della conferenza, ha detto il presidente francese, Francois Hollande, parlando di “una grande sfida“, è “un accordo per limitare l’aumento delle temperature globali sotto i 2 gradi centigradi, o anche sotto 1,5 gradi se possibile”, con un meccanismo di controllo per gli impegni assunti dai diversi Paesi “ogni cinque anni”.
RENZI: SERVE ACCORDO – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rilevato la necessità di un “accordo vincolante”. “Non sarà facile arrivare a un accordo – ha sottolineato-, ma è una condizione fondamentale. L’accordo va trovato”. Poi il premier ha rimarcato: “Dobbiamo uscire dalla retorica che l’Italia non fa abbastanza. Il nostro Paese ha ridotto le emissioni del 23% dal 1990 e ha un piano di investimenti per quattro miliardi di dollari da qui al 2020. Le nostre aziende sono in prima fila, da Eni a Enel. L’Italia ha molto da dire e da fare in questo settore”. Quella che si sta giocando a Parigi “è una partita molto difficile”.
OBAMA E LE OSSA SBIANCATE – Particolarmente ispirato il discorso del presidente Usa Barack Obama, che ha dipinto un futuro a tinte fosche, tra ghiacchiai che si sciolgono e guerre climatiche, “in cui i nostri bambini potrebbero ritrovarsi a vivere”, e puntando il dito contro “uno dei nemici da combattere: il cinismo, cioè l’idea che non possiamo fare niente contro i cambiamenti climatici”.
Obama, ha reso omaggio al “popolo di Parigi”, che ha mantenuto la calma dopo gli attentati del 13 novembre, e ha ricordato una famosa frase di Martin Luther King: “Sulle ossa sbiancate e i resti abbandonati di numerose civiltà vi è una triste scritta: troppo tardi”, scandendo poi: “Noi non possiamo arrivare in ritardo”.
BAN: CERCATE COMPROMESSO E FLESSIBILITA’ – “Un’occasione politica come questa potrebbe non tornare”, ha avvertito il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aprendo la Conferenza e rivolgendosi poi ai leader del pianeta: “Voi avete il potere di assicurare il benessere di questa e della prossima generazione”, ma per trovare un accordo e frenare l’aumento delle temperature del pianeta, causato dalle emissioni inquinanti, si dovrà cercare “il compromesso, il consenso e, se è necessario, anche la flessibilità”.
GLI IMPEGNI DI XI, MERKEL, PUTIN – Il presidente cinese Xi Jinping ha detto che la Cina, ritratta dalle tv internazionali come infestata da nuvole di smog, “si impegna nella campagna mondiale su cambiamenti climatici”, ma ha insistito sul fatto che le nazioni sviluppate abbiamo dovuto assumersi maggiori responsabilità per il riscaldamento del pianeta.
La Russia, da parte sua, si impegna a tagliare del 17% le emissioni inquinanti responsabili del riscaldamento globale. Putin ha precisato che il taglio avverrà entro il 2030 e si tratterà della riduzione del 17% delle emissioni sulla base dei dati del 1990. Tale riduzione avverrà attraverso “un maggiore livello di isolamento degli edifici per l’efficientamento energetico e attraverso nuove nano-tecnologie”.
L’ACCORDO DEVE ESSERE “VINCOLANTE”. “I colloqui sul clima di Parigi devono concordare un accordo vincolante per garantire un progresso per limitare il riscaldamento globale”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il presidente francese François Hollande, nel discorso d’apertura della conferenza Onu sul cambiamento climatico (Cop21) a Parigi, ha chiesto ai leader del pianeta di trovare un accordo “vincolante”.
Qualche minuto dopo, il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, che presiede i lavori della Cop21, ha ripetuto che l’accordo dovrà essere “giuridicamente vincolante”. Diversi diplomatici, già prima dell’inizio dei lavori, ritengono che dalla riunione uscirà invece un impegno su base volontaria.
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