Roma, 21 set. (LaPresse) – “Unità popolare, il partito dei dissidenti, sperava che l’astensione penalizzasse Syriza. Invece, non solo non è stato così, ma sono stati loro a non aver ottenuto i numeri per entrare in Parlamento. Loro non erano l’ala sinistra di Syriza ma semmai quella più conservatrice, una sinistra prevedibile, che non voleva fare politica bensì tenersi nella comoda posizione di restare ai margini degli avvenimenti: il ritorno della dracma, l’uscita dall’Euro, l’uscita dall’Unione Europea”. Lo ha detto a ‘Voci del Mattino’, Radio1 Rai, Argiris Panagopoulos, portavoce in Italia di Syriza. “Ad essere state sconfitte – ha aggiunto – sono state da una parte quella sinistra senza senso che, come peraltro si è visto in tutta Europa, non è mai riuscita a cambiare gli equilibri, e dall’altra la linea Schultze, Merkel, Schauble, che puntava a un governo di grandi alleanze, come quello che hanno imposto in Italia, dove non vi siano differenze fra destra e sinistra e si possano applicare politiche neo-liberiste”.
“Fra i motivi dell’alta astensione – ha spiegato Panagopoulos – va considerato l’altro prezzo dei biglietti navali e aerei in questo periodo ancora estivo. Quei prezzi hanno impedito a tanti greci di tornare a votare nei luoghi di origine, soprattutto nelle isole. Chi veicola il messaggio dell’astensione in realtà vuole allontanare i greci dalla politica democratica ma il dato importante è che la maggioranza di quelli che sono andati ai seggi ha sostenuto la politica di Tsipras. Ora Syriza può lavorare all’attuazione del suo programma. Sappiamo tuttavia che saranno mesi durissimi, perché dobbiamo trattare le norme con cui applicare l’accordo che abbiamo stipulato, dobbiamo realizzare la nostra Finanziaria, spostando il peso della crisi dalle classi deboli a quelle che non hanno pagato mai. E dovremo continuare la lotta – ha concluso – che abbiamo iniziato contro l’evasione fiscale e la corruzione“.
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