Tunisi (Tunisia), 10 giu. (LaPresse/Reuters) – Una Corte tunisina ha annullato il decreto del 2011 che prevedeva la confisca dei beni del presidente deposto Zine El Abidine Ben Ali, di 114 membri della cerchia a lui vicina e della moglie Leila Trabelsi. Lo ha annunciato il ministro dei beni statali, Hatem Eleuchi, e il governo intende presentare ricorso. La decisione, che ha fatto infuriare l’esecutivo, è giunta a seguito di un ricorso presentato, secondo fonti giudiziarie, dalla famiglia Trabelsi.
Dopo la rivoluzione, Ben Ali fuggì in Arabia Saudita a gennaio 2011 dopo circa 23 anni al potere in Tunisia e nei mesi successivi furono sequestrati centinaia di beni, proprietà, auto di lusso e gioielli della famiglia Ben Ali per un valore di miliardi di dollari.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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