Mosca (Russia), 1 giu. (LaPresse/EFE) – La lista nera degli europei che non possono entrare in Russia non è arbitraria, include solo chi ha “appoggiato attivamente il colpo di Stato in Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in conferenza stampa a Mosca con l’omologo italiano Paolo Gentiloni. “Le sanzioni adottate in risposta colpiscono personalità che appoggiarono attivamente” il golpe, ha affermato Lavrov. “L’Unione europea approvò le sue sanzioni contro circa 150 russi, agiamo nella stessa maniera in relazione a un numero minore di cittadini dei Paesi Ue“, ha proseguito Lavrov. Quindi, ha concluso, la lista nera è stata adottata in virtù “del principio di reciprocità, fondamentale nelle relazioni internazionali”.
Gentiloni: “La lista non aiuta il dialogo”. “Questo tipo di liste, in relazione sia all’Unione europea sia alla Russia, non contribuisce a sviluppare il dialogo e abbassare la tensione, che è tutto ciò che serve”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Tuttavia secondo il ministro italiano la situazione delle relazioni tra Russia e Italia “non merita pessimismo”, perché si sono creati “importanti meccanismi che aiutano a garantire una cooperazione stabile”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata