Brasilia (Brasile), 3 mar. (LaPresse) – Cesare Battisti rischia di essere estradato. L’ex terrorista del gruppo eversivo Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia per omicidi commessi negli anni di piombo, sarà espulso dal Brasile, dove nel 2009 ottenne lo status di rifugiato politico. Lo riferisce il sito brasiliano ‘Estadao’. Lo ha stabilito un tribunale federale brasiliano, in risposta a un’azione del ministero Pubblico federale, secondo quanto riporta il quotidiano brasiliano ‘O Globo’, nella sua versione online. Battisti potrebbe essere espulso in Francia o Messico e potrà ricorrere in appello contro la sentenza. Prima di fuggire in Brasile Battisti ha abitato per diversi anni proprio in Messico e poi in Francia. Il pronunciamento della Corte federale brasiliana annulla lo status di rifugiato politico dell’ex terrorista, considerato uno straniero irregolare sul territorio del Brasile. “Ancora non c’è una data di esecuzione del provvedimento”, ha detto l’avvocato di Battisti, Igor Sant’Anna Tamasauskas, come riferito dal sito ‘Estadao’. Il legale dell’ex terrorista, che annuncia il ricorso contro la decisione di espulsione, ha rimarcato che con questa sentenza si cerca di “modificare una decisione del Tribunale supremo federale e del presidente della Repubblica” del Brasile Ignacio Lula da Silva, che disse no all’estradizione nel 2010.

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