Sanaa (Yemen), 9 nov. (LaPresse/AP) – Si è insediato in Yemen il nuovo governo, nonostante le critiche avanzate dal partito principale, quello guidato dall’ex presidente Ali Abdullah Saleh, e anche dai ribelli sciiti Houthi. Oggi hanno giurato 30 ministri, mentre tre hanno rifiutato la nomina e altri tre si trovavano fuori dal Paese. Dopo settimane di dispute, un accordo sul nuovo esecutivo è stato raggiunto grazie alla mediazione delle Nazioni unite e come premier è stato nominato Khaled Bahah.
Alla fine tutti i partiti e gruppi politici yemeniti hanno acconsentito sabato scorso a formare un governo tecnico ma l’ex presidente Saleh, considerato uno dei poteri che agisce dietro le quinte, insieme ai ribelli sciiti Houthi si è tirato indietro dopo che venerdì il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato sanzioni contro l’ex leader e due comandanti dei ribelli.
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