Gerusalemme, 9 nov. (LaPresse/AP) – “Ho dato istruzioni al ministero dell’Interno per usare tutti i mezzi, compresa la valutazione della possibilità di revocare la cittadinanza di chi chiede a distruzione dello Stato di Israele”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso della riunione settimanale del Consiglio dei ministri, in riferimento alle proteste scoppiate ieri nella città di Kafr Kana, nel nord dello Stato ebraico, dopo che un 22enne arabo armato di coltello è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia. “Israele è un Paese di legge. Chiunque violi la legge sarà punito in modo severo. Non tollereremo disturbi e rivolte”, ha aggiunto Netanyahu. I cittadini arabi costituiscono circa il 20% della popolazione di Israele. Hanno piena cittadinanza ma condividono etnia e cultura con i palestinesi dei territori occupati e da tempo lamentano discriminazioni.

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