Gaza (Striscia di Gaza), 22 ago. (LaPresse/AP) – Ci sono anche due donne tra gli 11 sospetti informatori di Israele uccisi stamattina da Hamas nel quartier generale della polizia a Gaza City. Lo ha fatto sapere il Centro palestinese per i diritti umani, chiedendo di mettere immediatamente fine alle “esecuzioni extragiudiziarie”. I media di Hamas hanno definito le uccisioni l’inizio di un nuovo giro di vite, annunciando che “i collaborazionisti saranno soffocati”. Il sito web di notizie Al Majd, vicino ai servizi di sicurezza di Hamas, ha fatto sapere che i sospetti saranno d’ora in poi gestiti “sul campo” piuttosto che nei tribunali, in modo da creare un deterrente.
Ieri tre comandanti dell’ala militare di Hamas erano rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano condotto su una casa nel sud della Striscia di Gaza e Hamas aveva promesso vendetta. Mercoledì, invece, un altro attacco aereo israeliano aveva ucciso la moglie e due figli di Mohammed Deif, il comandante del braccio militare di Hamas. Secondo il gruppo palestinese, per individuare dove si trovano i leader di Hamas e poi colpirli il servizio di intelligence israeliano fa affidamento anche su una rete di informatori sul territorio.
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