Nuova Delhi (India), 2 lug. (LaPresse/AP) – Il governo dell’India ha convocato un alto funzionario dell’ambasciata Usa a Nuova Delhi per protestare ufficialmente contro le intercettazioni illegali a cui la National Security Agency Usa (Nsa) avrebbe sottoposto nel 2010 il partito nazionalista Bjp dell’attuale premier Narendra Modi. Se le voci sono fondate, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri indiano Syed Akbaruddin, si tratta di una riprovevole trasgressione contro il governo, i cittadini e gli enti dell’India.

Secondo le notizie diffuse dai media, basate sulle rivelazioni di Edward Snowden, l’amministrazione Obama cercò nel 2010 di ottenere un’autorizzazione del tribunale per condurre operazioni di sorveglianza nei confronti del Bjp, all’epoca partito d’opposizione. Un portavoce dell’ambasciata Usa a Nuova Delhi, Raja Bhattacharya, ha detto che Washington non commenta le comunicazioni bilaterali con Paesi ospitanti.

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