Parigi (Francia), 18 giu. (LaPresse/AP) – Il tribunale di Mulhouse, in Francia, ha condannato un 76enne a un anno di carcere con la sospensione della pena per aver ordinato il rapimento dell’omicida della figlia, uccisa nel 1982 a 15 anni in Germania. L’uomo, André Bamberski, sospettava che il patrigno della ragazzina, il tedesco Dieter Krombach, le avesse fatto un’iniezione pericolosa per poterla violentare. Sarebbe stata proprio l’iniezione a causare la morte di Kalinka Bamberski. Successivamente un tribunale francese condannò Krombach in contumacia, ma una corte tedesca decise che le prove non fossero sufficienti per dimostrarne la colpa e che non lo avrebbe quindi estradato. Così nel 2009 Bamberski decise di fare giustizia con le proprie mani e ingaggiò due uomini per rapire Krombach e portarlo in Francia, in modo che affrontasse la giustizia.

Il tedesco fu legato e abbandonato vicino a un tribunale in Francia, successivamente condannato nuovamente per “violenza intenzionale che provocò una morte non intenzionale”. Ora il 79enne sta scontando una condanna a 15 anni di carcere in una prigione francese. L’uomo fu sospeso dall’ordine dei medici dopo essere stato condannato nel 1997 per aver drogato e stuprato una 16enne nel suo studio, accusa di cui si dichiarò colpevole. Oggi il tribunale di Mulhouse ha condannato Bamberski per aver organizzato il rapimento. Anche i due uomini da lui ingaggiati per sequestrare Krombach sono stati condannati alla pena detentiva di un anno. Bamberski rischiava fino a dieci anni.

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