Colombo (Sri Lanka), 18 mag. (LaPresse/AP) – Lo Sri Lanka celebra il quinto anniversario della sconfitta dei ribelli tamil durante la guerra civile. Lo ha fatto con parate militari, ma anche impedendo ai civili tamil di commemorare pubblicamente i loro morti. Il presidente Mahinda Rajapaksa ha presieduto nella città di Matara alle cerimonie, dove l’esercito ha marciato nelle strade con carri armati ed esibendo l’artiglieria, mentre nel cielo volavano i caccia. Nel nord ed est a maggioranza etnica tamil, invece, le truppe hanno circondato le sedi dei partiti politici e le redazioni dei quotidiani, nel tentativo di impedire memoriali pubblici per i morti nella guerra.
L’esercito del Paese ha sconfitto i ribelli delle Tigri tamil nel maggio 2009, mettendo fine alla guerra civile. Le Nazioni unite quest’anno hanno approvato una inchiesta internazionale sulla condotta di entrambe le parti, in relazione a violazioni dei diritti umani. Secondo le stime iniziali Onu, tra 80mila e 100mila persone sono state uccise nel conflitto. In seguito, un report Onu ha suggerito poi che solo negli ultimi mesi siano invece morti almeno 40mila civili tamil.
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