Slovyansk (Ucraina), 27 apr. (LaPresse) – Gli osservatori internazionali dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) che sono stati sequestrati da filorussi nella città di Slovyansk sono apparsi in pubblico e hanno affermato di essere trattati bene, date le circostanze. Il tedesco Axel Schneider ha parlato a nome del gruppo durante una conferenza stampa, negando che lui e gli altri siano spie della Nato, come affermano invece i filorussi. Axel Schneider, che sembrava nervoso, ha sottolineato che il gruppo era in missione diplomatica sotto l’egida dell’Osce. L’inviato ha anche affermato che i membri del gruppo non sono prigionieri di guerra, bensì ospiti del primo cittadino locale. “Il sindaco di questa città ci ha garantito protezione e ci ha considerato suoi ospiti”, ha detto Schneider ai giornalisti a Slovyansk, riferendosi a Vyacheslav Ponomarev, sindaco autoproclamatosi della città. “Posso dirvi che la parola del sindaco è una parola d’onore. Non siamo stati toccati”, ha aggiunto. Il portavoce del gruppo degli osservatori dell’Osce ha detto di aver capito che Ponomarev potrebbe usare gli osservatori come oggetto di scambio. Proprio ieri Ponomarev aveva detto che gli inviati Osce potrebbero essere rilasciati in cambio di attivisti filorussi incarcerati.

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