Kiev (Ucraina), 9 mar. (LaPresse/AP) – Più di 4mila persone hanno manifestato a Sinferopoli, capoluogo della Crimea, a sostegno dell’annessione della penisola ucraina alla Russia. Parallelamente, circa 500 hanno sfilato a favore dell’unità nazionale, ma non vi sono stati disordini. In piazza Lenin, una banda ha suonato ariette della Seconda guerra mondiale mentre decine di bandiere russe sventolavano al vento. “I russi sono nostri fratelli”, ha detto lo speaker del Parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov. Ha chiesto alla folla come voterà, nel referendum sull’annessione: “Russia! Russia!”, ha risposto un coro di voci. Konstantinov ha quindi commentato: “Torneremo alla nostra madre patria”. In un parco in cui si trova un busto dell’eroe nazionale ucraino Taras Shevchenko, di cui si celebra oggi il 200esimo anniversario della nascita, circa 500 persone hanno invece manifestato portando bandiere nazionali di Kiev, per opporsi all’annessione della Crimea alla Russia. Scandivano gli slogan “No al referendum” e “Ucraina”, distribuendo volantini che annunciavano anche i problemi economici che l’ingresso nella Federazione comporterebbe. “Ci opporremo allo stivale straniero che vuole posarsi sulle teste dei nostri figli”, ha detto una persona che è intervenuta alla manifestazione, Alla Petrova. “La gente non ha paura, non siamo spaventati dal venire qui e parlare”, ha proseguito. Durante la loro protesta, auto di filo-russi sono passate nei pressi urlando “Mosca! Mosca!”, ma non ci sono stati disordini.

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