Kiev (Ucraina), 25 gen. (LaPresse/AP) – Altissima la tensione nel centro di Kiev, in Ucraina, dopo i violenti scontri di ieri e della notte tra i manifestanti antigovernativi e le forze di sicurezza. Il ministero dell’Interno ha accusato i dimostranti di aver ucciso un poliziotto sparandogli alla testa e di averne catturati altri due, che sarebbero stati trattenuti e torturati prima di essere rilasciati. Se non fossero stati liberati, il ministero, aveva minacciato “l’uso della forza” da parte della polizia. Il coordinamento dei dimostranti Euromaida smentisce la cattura dei due agenti, dicendo che si tratta di una provocazione per poter reprimere le proteste. Queste, intanto, si sono allargate in tutto il Paese, dopo che ieri il presidente Viktor Yanukovych ha respinto la richiesta di dimettersi e indire elezioni anticipate, offrendo solo minime concessioni all’opposizione.
I TENTATIVI DI MEDIAZIONE. Lo stesso presidente ha offerto a uno dei leader dell’opposizione, Arseniy Yatsenyuk l’incarico di primo ministro. Yatsenyuk è un ex ministro degli Esteri che ha condotto campagne a favore dell’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea. Yanukovych ha anche offerto l’incarico di vice premier a un altro leader delle proteste, l’ex pugile Vitali Klitschko.
TENSIONE ALTA. I dimostranti nel centro di Kiev, con i volti coperti e armati di bastoni e barre metalliche, per tutto il giorno sono rimasti in piazza, raggruppati di fronte ai poliziotti in assetto antisommossa. Tra i due schieramenti si sono alzate senza sosta alte colonne di fumo nero, mentre le fiamme si alzano dagli ammassi di pneumatici cui è stato dato fuoco. A tratti, i dimostranti hanno lanciato pietre e oggetti contro gli agenti. Quando è scesa la notte, gli attivisti sono rimasti in piazza davanti alle fiamme e hanno continuato a sventolare bandiere e scandire slogan contro il governo
GOVERNO ACCUSA: 2 POLIZIOTTI RAPITI. Il ministro dell’Interno , Vitaly Zakharchenko, ha accusato i dimostranti di aver catturato due poliziotti e ha chiesto il loro immediato rilascio, “altrimenti la polizia userà la forza”. Ha poi fatto sapere che sono stati rilasciati, grazie all’intervento di ambasciate straniere, e che hanno subito torture e percosse tanto che sono stati ricoverati in ospdaale. Gli agenti sarebbero stati tenuti sequestrati da ieri negli edifici della città, occupati da quasi due mesi, ma i dimostranti negano parlando di una montatura da usare per legittimare una dura repressione. Zakharchenko aveva detto in precedenza che i due erano stati catturati dai corpi di guardie volontarie dei dimostranti. Il capo dei questi ultimi, Mykhailo Blavatsky, ha smentito ogni accusa.
SEMPRE PIU’ EDIFICI OCCUPATI: IN 10 CITTA’. Gli attivisti hanno preso per alcune ore il controllo del palazzo che ospita il ministero dell’Energia e dell’Industria del carbone a Kiev. Hanno poi liberato i cinque piani in cui erano entrati, su accordo con le autorità, ma sono rimasti a presidiare l’esterno. Tutte le strutture nucleari del Paese sono state messe in stato di alta allerta, ha fatto sapere l’agenzia di stampa Unian, citando il ministro Eduard Stavitskiy. Intanto, gli edifici governativi di dieci città in cui si sono diffuse le proteste sono stati occupati. Tra questi l’edificio dell’amministrazione centrale regionale di Vinnytsia, preso stamane dove era in corso una sessione del Consiglio. Le altre città sono Kiev, Luc’k, Ivano-Frankivsk, Cernivci, Ternopil, Leopoli, Rivne, Khmelntysky, Sumy, Vinnytsia.
DIMOSTRANTI: SE DICHIARATO STATO EMERGENZA, SARA’ GUERRA. Se Yanukovych firmerà lo stato di emergenza, aprirà “la guerra del governo contro il popolo” che potrà “risultare nella morte di migliaia di persone, nella divisione del Paese e nella distruzione dell’Ucraina come Stato indipendente e sovrano”. È l’avvertimento dell’organizzazione delle proteste, che afferma di avere “credibili informazioni” del fatto che la presidenza si stia preparando per “imporre lo stato di emergenza e disperdere” le proteste. “Oggi l’unica via alla critica situazione sono equilibrio, autocontrollo e responsabilità per il bene dei nostri figli e del nostro Paese”, proseguono i dimostranti.
GOVERNO: POLIZIOTTO UCCISO DA SPARO ALLA TESTA. Il ministro dell’Interno Zakharchenko ha accusato i dimostranti di aver ucciso un poliziotto sparandogli alla testa. Ha accusato il deputato d’opposizione Oleg Lyashko di aver invocato il sequestro di poliziotti e di aver così ottenuto la morte di un agente. L’opposizione, ha dichiarato, “non vuole prendere le distanze dalle forze radicali, ma non sono più in grado di controllarne, mettendo gli ucraini in pericolo”.
MORTO DIMOSTRANTE FERITO MERCOLEDI’. Un dimostrante che era rimasto ferito negli scontri di mercoledì nella capitale è morto per le ferite riportate, fa sapere il dipartimento della Salute. L’uomo è deceduto per le ferite riportate al petto, dopo che altri due dimostranti erano stati uccisi da colpi d’arma da fuoco nelle stesse violenze.
OPPOSIZIONE: ARMI IN PIAZZA PER AUTODIFESA. Andriy Hrytsenko, noto leader dell’opposizione ed ex ministro alla Difesa di Kiev, ha fatto appello ai dimostranti perché portino con sé in piazza le armi che possiedono legalmente, per utilizzarle in eventuale necessità di autodifesa. “Le armi da fuoco – sono le parole dell’ex ministro citato dal quotidiano – dovrebbero essere usate solo in risposta a minaccia alla vita umana. Sarò il primo a farlo”, è stato citato dal quotidiano Ukrainska Pravda.
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