Beirut (Libano), 21 gen. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida a bordo di una autobomba si è fatto esplodere nel sobborgo Haret Hreik, roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut in Libano, uccidendo almeno quattro persone e ferendone 27. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa nazionale, alte colonne di fumo si alzano dagli edifici colpiti, tra cui uno residenziale. Il governo, sinora, ha dato conferma ufficiale della morte di due persone uccise e 26 portate in ospedale. L’emittente televisiva libanese al-Manar ha trasmesso immagini in cui si vedono accorrere sul posto ambulanze e migliaia di persone. L’area è la stessa dove il 2 gennaio un’autobomba è esplosa uccidendo cinque persone. La guerra civile ha infatti pesanti ricadute nel vicino Libano, esacerbando le tensioni settarie tra le comunità sciite e sunnite, dove si riflettendo le scissioni siriane.
Le parti sono schierate rispettivamente con gli alawiti del presidente siriano Bashar Assad e con i ribelli che combattono contro il suo regime. Gli sciiti libanesi sono stati bersaglio di diversi attacchi in particolare da quando i combattenti del gruppo Hezbollah sono scesi sul campo in Siria a fianco dei soldati leali ad Assad. Altri attentati hanno invece colpito la comunità sunnita, tra cui a dicembre un’autobomba che a Beirut ha ucciso il noto politico Mohammed Chatah.
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