Nuova Delhi (India), 25 ago. (LaPresse/AP) – Altre due persone sono state arrestate per lo stupro di gruppo di una fotorepoter 23enne avvenuto giovedì sera a Lower Parel, un quartiere meridionale di Mumbai, in India. In tutto sono in custodia ora quattro dei cinque sospetti aggressori. La donna si sta riprendendo in ospedale e ha fatto sapere ai media indiani di voler tornare presto al lavoro. “Lo stupro non è la fine della vita”, ha detto, secondo quanto riporta The Times of India. I quattro arrestati saranno processati secondo la nuova rigida legge che fissa 20 anni come massima pena per le violenze sessuali. La polizia è ora sulle tracce dell’ultimo sospetto.

L’aggressione è avvenuta mentre la ragazza stava scattando foto per una rivista insieme a un collega. Intorno alle 19 il gruppo di cinque uomini le si è avvicinato dicendo di volere offrire aiuto per ottenere il permesso di scattare immagini dentro una fabbrica tessile abbandonata. Subito dopo gli uomini sono diventati aggressivi e hanno accusato il collega della donna di essere coinvolto in un reato commesso nel quartiere. Quando il fotografo ha negato, gli assalitori gli hanno legato le mani con la sua cintura e hanno portato la donna in un’altra parte dell’edificio, dove hanno abusato di lei.

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