Rio de Janeiro (Brasile), 27 lug. (LaPresse) – “Cari vescovi, sacerdoti, religiosi e anche voi seminaristi che vi preparate al ministero, abbiate il coraggio di andare controcorrente” rispetto a una cultura dei rapporti umani basata “su due dogmi: efficienza e pragmatismo”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata nella cattedrale di San Sebastiano di Rio de Janeiro. Fondamentale, ha spiegato il Santo Padre, è “non restare chiusi nella parrocchia, nelle nostre comunità, quando tante persone sono in attesa del Vangelo”. La pastorale, ha ricordato, deve iniziare “dalla periferia, partendo da coloro che sono più lontani, da coloro che di solito non frequentano la parrocchia”. E citando Madre Teresa di Calcutta, Francesco ha ribadito che è tra i poveri, “nelle favelas, nei cantegriles, nelle villas miseria, che si deve andare a cercare e servire Cristo. Dobbiamo andare da loro come il sacerdote si reca all’altare, con gioia”.

Alla messa nella cattedrale di Rio partecipano oltre mille vescovi presenti per la Giornata mondiale della gioventù, i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i seminaristi.Dopo la messa, il pontefice incontrerà in un teatro di Rio politici, imprenditori, intellettuali e diplomatici. Poi pranzerà con i vescovi e presiederà una veglia sulla spiaggia di Copacabana, dove è atteso oltre un milione di giovani. Domani tornerà a Roma, dopo la messa finale.

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