Il Cairo (Egitto), 20 lug. (LaPresse/AP) – Il ministro degli Esteri egiziano, Nabil Fahmy, fa sapere che il Cairo rivedrà le relazioni con la Siria, a seguito della destituzione del presidente Mohammed Morsi. Nei suoi primi commenti da quando ha assunto l’incarico, Fahmy ha detto che l’Egitto continua a sostenere le rivolte contro il regime di Bashar Assad ma che il Cairo non ha intenzione di sostenere la guerra santa in Siria. La sua posizione rappresenta un cambiamento rispetto all’approccio di Morsi. Poche settimane prima della deposizione di Morsi il 3 luglio, un suo alto consigliere aveva detto che le autorità non potevano impedire ai cittadini egiziani di andare in Siria e di unirsi alle fila dei ribelli. E il 15 giugno l’ex presidente aveva partecipato a una manifestazione in cui religiosi integralisti avevano fatto appello agli egiziani perché andassero a combattere contro Assad. Morsi, parlando al corteo, aveva annunciato lo stop delle relazioni diplomatiche con Damasco.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata