Mosca (Russia), 24 giu. (LaPresse/AP) – Nuovo colpo di scena nella vicenda Nsa. La talpa Edward Snowden, che aveva prenotato un posto sul volo Aeroflot dall’aeroporto Sheremetyevo di Mosca diretto all’Avana delle ore 14.05 (le 12.05 in Italia), non è partito. Sul velivolo sono invece saliti molti giornalisti stranieri. A confermare che il 29enne ex contractor dell’Nsa non era presente sul volo è una rappresentante della compagnia aerea russa, rimasta anonima, sentita da Associated Press. I giornalisti di AP sul volo non hanno visto Snowden al posto che aveva prenotato o in un altro luogo del velivolo. In precedenza il giovane si era registrato utilizzando il passaporto statunitense che ieri le autorità di Washington hanno annullato.

ASSANGE: E’ AL SICURO, DOCUMENTO DI RIFUGIATO DALL’ECUADOR. Edward Snowden si trova al sicuro e potrebbe avere fatto richiesta di asilo ad altri Paesi, ha dichiarato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, in una conferenza stampa con Russi Today, affermando poi di non poter dire di più sulle attuali condizioni e su dove si trovi l’ex contractor della National Security Agency. Assange ha aggiunto che Snowden ha ricevuto un documento di passaggio come rifugiato dall’Ecuador. “Snowden non è un traditore, non è una spia, è un informatore che ha detto al pubblico l’importante verità”, ha concluso.

CASA BIANCA: DANNEGGIATI LEGAMI USA-CINA. Hong Kong ha fatto una “scelta deliberata” lasciando andare Snowden e in questo modo ha danneggiato le relazioni tra Stati Uniti e Cina. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Ha aggiunto che gli Stati Uniti ritengono che Snowden si trovi ancora in Russia, quindi la Casa Bianca si aspetta che le autorità di Mosca valutino tutte le opzioni disponibili per espellerlo in modo che affronti le accuse in Usa sulla diffusione di informazioni riservate.

LA FUGA DA HONG KONG. Il 29enne è giunto ieri a Mosca da Hong Kong, dove aveva trovato rifugio subito dopo aver passato informazioni riservate a Guardian e Washington Post sul programma segreto di controllo delle comunicazioni delle agenzia di sicurezza Usa. Le autorità americane venerdì hanno depositato nei confronti di Snowden una denuncia formale, accusandolo di comunicazione non autorizzata di informazioni di difesa nazionale e comunicazione volontaria di informazioni classificate di intelligence, reati che rientrano sotto l’Espionage Act, oltre che di furto di proprietà governativa. Quindi Washington ha avanzato richiesta di estradizione a Hong Kong. Ma le autorità della regione amministrativa speciale cinese hanno fatto sapere di aver permesso la partenza di Snowden perché i documenti forniti da Washington non “rispettavano completamente i requisiti legali delle leggi in vigore a Hong Kong”.

RICHIESTA ASILO. Intanto, ieri, il governo dell’Ecuador ha fatto sapere che il 29enne ha presentato richiesta di asilo nel Paese sudamericano che già protegge Julian Assange, fondatore di WikiLeaks. Ed è proprio l’organizzazione ad aver dato assistenza legale a Snowden, che è accompagnato dall’attivista Sarah Harrison, membro del team legale di WikiLeaks guidato dal giudice spagnolo Baltasar Garzon. Il governo di Quito, attraverso il ministro degli Esteri Ricardo Patino, ha risposto che valuterà la richiesta, e che essa “ha a che fare con la libertà di espressione e con la sicurezza dei cittadini nel mondo”. L’Ecuador ha fatto sapere inoltre di essere in contatto con le autorità russe. “Ci sono governi – ha aggiunto Patino, che oggi si trova in Vietnam – che agiscono più secondo i propri interessi, ma noi no. Noi agiamo secondo i nostri principi”. “Analizzeremo in modo molto responsabile il caso di Snowden e prenderemo con assoluta sovranità la decisione che riterremo più adeguata”, ha dichiarato il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa.

USA: MOSCA TROVI MODO PER ESTRADARE SNOWDEN. Intanto diventano sempre più forti le pressioni di Washington su Mosca. “Vista la nostra cooperazione intensificata dopo l’attentato alla maratona di Boston e il nostro lavoro con la Russia su questioni di polizia, tra cui il trasferimento di numerosi criminali di alto profilo in Russia” su sua richiesta, ha commentato Caitlin Hayden, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, “ci aspettiamo che il governo russo consideri tutte le opzioni disponibili per espellere il signor Snowden negli Stati Uniti, in modo che affronti la giustizia per i crimini di cui è accusato”.

KERRY: PREOCCUPANTE SE RUSSIA E HONG KONG SAPEVANO. Sulla vicenda è intervenuto da Nuova Delhi anche il segretari di Stato John Kerry. Sarebbe molto “preoccupante”, ha detto, se Russia e Hong Kong avessero avuto informazioni sui piani di Snowden di fuggire verso un Paese che possa garantirgli l’asilo e l’avessero lasciato andare. “Non sappiamo nello specifico dove possa essere, o quale possa essere la sua destinazione”, ha proseguito Kerry rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa. Con Hong Kong, ha quindi spiegato Kerry, “c’è un trattato” e “sarebbe molto spiacevole” se a Snowden “fosse stato permesso volontariamente di imbarcarsi su un aereo”. Con la Russia gli Usa non hanno un trattato di estradizione, che esiste invece con Cuba, Venezuela ed Ecuador. Tuttavia, qualunque Paese potrebbe decidere di dare a Snowden una esenzione politica.

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