Varsavia (Polonia), 21 mag. (LaPresse/AP) – Boruch Spiegel, uno degli ultimi sopravvissuti alla rivolta nel ghetto di Varsavia del 1943, è morto all’età di 93 anni. Suo figlio, Julius Spiegel, ha fatto sapere che l’uomo si è spento il 9 maggio in una casa di cura a Montréal, dove aveva passato gli ultimi quattro anni. Spiegel era uno dei circa 750 combattenti ebrei che il 19 aprile del 1943 lanciarono una rivolta contro le forze occupanti naziste. Dopo un mese di pesanti combattimenti la sommossa fu schiacciata e l’intero ghetto dato alle fiamme. Soltanto poche decine di combattenti riuscirono a fuggire nella cosiddetta parte ‘ariana’ della capitale polacca. Spiegel e la futura moglie Chaika Belchatowska erano tra loro. Un anno dopo i due parteciparono anche alla rivolta di Varsavia. “Fondamentalmente – ha detto il figlio ad Associated Press – era un uomo normale costretto dalle circostanze a fare cose contrarie al suo carattere”.
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