Anchorage (Alaska, Usa), 16 apr. (LaPresse/AP) – Un soldato della polizia militare in Alaska, William Colton Millay, è stato condannato a 16 anni di prigione e al congedo con disonore per avere venduto segreti militari a un agente dell’Fbi sotto copertura che si era spacciato per spia russa. È quanto stabilito da una commissione di otto giudici militari alla base interforze Elmendorf-Richardson di Anchorage, che hanno anche degradato Millay a soldato semplice e gli hanno ordinato di pagare ogni spesa processuale. Inizialmente la pena richiesta era di 19 anni, ma la condanna è stata ridotta per via di una accordo raggiunto prima del processo. A Millay saranno tolti dalla sentenza i 535 giorni già passati in cella dall’arresto del 28 ottobre 2011.

Millay, 24 anni, il mese scorso si è dichiarato colpevole di tentato spionaggio e altre accuse. I procuratori militari lo hanno descritto come un suprematista bianco che, esasperato dall’esercito e dagli Stati Uniti, voleva vendere segreti a un agente nemico nonostante le sue azioni potessero costare la vita a suoi commilitoni. Gli avvocati difensori affermano invece che Millay abbia disturbi emozionali e volesse solo ottenere attenzione, il che lo rende un candidato per la riabilitazione.

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