Washington (Usa), 16 set. (LaPresse/AP) – L’attacco al consolato degli Stati Uniti a Bengasi, in Libia, è stato spontaneo. Lo ha detto l’ambasciatore Usa alle Nazione Unite, Susan Rice, che ha spiegato che l’ultima valutazione dimostra che non si è trattato di un attacco coordinato né di un’azione premeditata. Tuttavia secondo il repubblicano, Mike Rogers, che presiede la commissione Intelligence del Congresso, è ancora troppo presto per esserne sicuri. Rogers ha annunciato che all’intelligence statunitense sarà dato un po’ di tempo in più per capire se gli attacchi contemporanei in tutto il Medio Oriente siano stati solo una coincidenza. La Rice ha detto a ‘Fox News Sunday’ che i manifestanti che hanno protestato di fronte al consolato di Bengasi sono stati raggiunti in seguito da estremisti ancora in possesso delle armi pesanti usate per rovesciare Gheddafi lo scorso anno. L’Fbi ha avviato un’indagine per chiarire dinamiche e circostanze dell’attacco in cui ha perso la vita l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre americani.

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