Austin (Texas, Usa), 14 set. (LaPresse/AP) – Mattinata di paura nelle Università del Texas e del North Dakota, dove poco prima delle 10 è stata ordinata l’evacuazione dei rispettivi campus in seguito ad allarmi bomba. Attorno alle 10 della mattina (le 17 in Italia), entrambi i siti delle università hanno chiesto a studenti e dipendenti di lasciare le strutture e i campus. In particolare, l’Università del Texas ha chiesto alle persone di abbandonare immediatamente tutti gli edifici e andare “più lontano possibile”, dopo che un uomo dall’accento mediorientale ha telefonato riferendo di aver piazzato bombe in tutto il campus che sarebbero esplose nel giro di 90 minuti.
Dopo attenti controlli, l’allarme è rientrato e gli studenti, in tutto circa 60mila, sono stati fatti rientrare per riprendere le normali attività. Nel primo pomeriggio un’altra università, quella di Valparaiso, in Indiana, aveva aumentato le misure di sicurezza dopo aver notato alcuni graffiti che minacciavano “azioni pericolose e criminali”. Le autorità e l’Fbi hanno perquisito il campus, ma non hanno trovato nulla di sospetto. La portavoce dell’università, Nicole Niemi, ha spiegato che le lezioni e le altre attività sono proseguite come da programma. Ancora non è chiaro se il caso sia collegato con gli allarmi bomba in Texas e North Dakota, ma da quanto si legge sul profilo Twitter dell’ateneo di Valparaiso, il caso è “sostanzialmente diverso”.
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