Roma, 22 lug. (LaPresse) – Sono ancora circa 50 gli italiani che si trovano in Siria ‘temporaneamente’, in maggioranza per motivi di lavoro. Loro sono quelli più a rischio. Altri 500 sono invece gli italiani stanziali in Siria, di cui una larga maggioranza è composta cittadini siriani con doppio passaporto che non hanno motivo per muoversi, tra questi anche alcuni religiosi. La Farnesina in queste ore sta monitorando soprattutto la situazione del primo gruppo, a loro è rivolto il nuovo invito lanciato stamattina dal ministero degli Esteri a lasciare subito la Siria “in considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza in Siria”. Tra loro ci sono anche i due tecnici di Ansaldo energia fermati nei giorni scorsi da un gruppo para-militare, la cui vicenda è seguita con attenzione dall’ambasciata italiano in Libano, la nostra sede diplomatica a Damasco è infatti chiusa da tempo.

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