Beirut (Libano), 14 lug. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida si è fatto esplodere in Siria con una bomba a bordo di un furgone a Muhrada, nella provincia centrale di Hama, uccidendo tre civili e un agente di sicurezza. Lo riferisce l’agenzia di stampa di Stato siriana Sana, precisando che tra le vittime ci sono due donne e un bambino. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che conferma il bilancio delle vittime, la bomba aveva come obiettivo il quartier generale locale della sicurezza militare. L’ordigno sul camion era stato coperto con cipolle.

L’Osservatorio ha diffuso una foto del luogo dell’esplosione. L’immagine mostra le facciate di edifici distrutte dai due lati opposti di una strada. Muhrada si trova 20 chilometri a nordovest della città centrale di Hama ed è la città grande più vicina a Tremseh, il villaggio dove secondo gli attivisti si è svolto l’ultimo massacro con decine di morti, anche se il bilancio delle vittime non è chiaro. Le Nazioni unite attribuiscono la responsabilità di quanto avvenuto a Tremseh alle forze governative, dicendo che gli osservatori Onu hanno visto le truppe che usavano armi pesanti ed elicotteri d’attacco.

Gli attacchi a edifici sede dei servizi di sicurezza in tutta la Siria sono diventati frequenti durante la rivolta contro il presidente Bashar Assad. Secondo gli attivisti, dall’inizio della rivolta lo scorso marzo 2011 sono morte 17mila persone, la maggior parte civili. Per il governo, tra i morti ci sono anche 4mila impiegati del personale di sicurezza.

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