Parigi (Francia), 19 apr. (LaPresse/AP) – La Francia ritiene che una forza efficace di osservatori internazionali in Siria debba essere composta da un numero tra 300 e 400 membri, equipaggiati con “robuste munizioni” per contribuire a mettere fine ai mesi di repressione nel Paese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, mentre Parigi si prepara a ospitare la conferenza degli Amici della Siria, dove sarà discusso come applicare il piano di pace dell’inviato di Onu e Lega araba Kofi Annan. Il presidente Bashar Assad ha detto che non accetterà più di 250 osservatori, mentre il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto che ne siano inviati 300. A Ginevra, Annan ha dichiarato intanto che il governo siriano e le Nazioni unite hanno trovato l’accordo sui compiti della missione di osservatori attualmente nel Paese. “Mi dispiace che la Russia continui a chiudersi fuori, in una visione che la isola non solo dal mondo arabo, ma dalla comunità internazionale”, ha detto inoltre Juppé a proposito di Mosca, spiegando di aver invitato personalmente il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov alla conferenza di Parigi sulla Siria, ma di aver ricevuto una risposta negativa.
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