New York (New York, Usa), 11 apr. (LaPresse/AP) – Nei primi tre mesi del 2012, 613 civili sono stati uccisi in Iraq in attacchi a sfondo religioso. Lo ha dichiarato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite Martin Kobler, rappresentate speciale Onu per l’Iraq, precisando che “gli attacchi terroristici continuano a colpire pellegrini e a uccidere e ferire decine di persone inermi mentre praticano la loro religione”. Nel suo secondo intervento al Consiglio di sicurezza da quando ha assunto la carica sei mesi fa, Kobler ha aggiunto che 1.835 civili sono rimasti feriti in “attacchi all’interno della comunità” religiosa dal primo gennaio al 31 marzo 2012. Il dato è leggermente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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