New York (New York, Usa), 13 feb. (LaPresse/AP) – Dallo scorso marzo il governo della Siria ha compiuto crimini contro l’umanità, che stanno continuando. Lo ha dichiarato a New York l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay. Parlando all’Assemblea generale delle Nazioni unite, ha detto che secondo notizie attendibili il conteggio delle vittime della repressione è di 5.400 morti sino a dicembre, ma il loro numero continua a salire ogni giorno. Ha dichiarato inoltre forte preoccupazione sul fatto che l’azione deliberata di acuire le tensioni settarie potrebbe far cadere la Siria in una guerra civile. Pillay ha accusato il governo del presidente siriano Bashar Assad di usare il recente fallimento del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel condannare le violenze “per zittire il dissenso con forza schiacciante”. Ha inoltre fatto eco al segretario generale Ban Ki-moon, ribadendo che la mancanza di azione da parte del Consiglio non debba essere usata come un permesso di uccidere.

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