Fessenheim (Francia), 9 feb. (LaPresse/AP) – Il presidente francese Nicolas Sarkozy si oppone alla chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, diventata il simbolo della lotta degli attivisti contrari all’energia atomica nel Paese. Durante una visita all’impianto, aperto nel 1978 nel nordest della Francia, Sarkozy ha dichiarato che chiuderlo sarebbe un grave errore, a cui seguirebbe “lo scandaloso” licenziamento dei suoi dipendenti. Il presidente ha poi sottolineato che non esistono dubbi sulla sicurezza della centrale. Con i reattori che coprono circa i tre quarti del fabbisogno energetico del Paese, la Francia è la nazione che più di tutte si affida al nucleare. La questione dell’energia atomica e dei rischi ad essa legati è centrale nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali di aprile e maggio, soprattutto in seguito alla crisi giapponese per i danni riportati all’impianto di Fukushima Daiichi dopo terremoto e tsunami dell’11 marzo scorso.
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