Varsavia (Polonia), 2 feb. (LaPresse/AP) – Il bilancio delle persone morte per ipotermia nell’est europeo è salito a 112. Altre 20 persone hanno perso la vita a causa del freddo in Ucraina e nove in Polonia. In alcune zone le temperature sono scese a meno 32,5 gradi e i soccorritori stanno lavorando senza sosta per aiutare le persone a rischio. La portavoce del governo di Varsavia, Malgorzata Wozniak, ha spiegato che le vittime sono soprattutto persone senza fissa dimora che hanno bevuto alcol e poi si sono rifugiate in edifici privi di riscaldamento. Le autorità polacche hanno fatto appello ai cittadini perché aiutino i bisognosi. In Ucraina quasi 950 persone sono state ricoverate per ipotermia o assideramento e le autorità hanno predisposto oltre 2mila rifugi riscaldati con tende per i senzatetto. Alcuni villaggi in Serbia e Bosnia-Erzegovina sono stati evacuati, mentre in altri sono state portate in elicottero provviste e medicine. In Serbia, dove in alcune zone sono caduti cinque metri di neve, cinque persone sono morte per il freddo. In 16 città della Bulgaria sono state registrate le temperature più basse da cent’anni. Nel Paese le vittime di ipotermia sono quattro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata