Tampa (Florida, Usa), 1 feb. (LaPresse/AP) – Mitt Romney ha vinto le primarie per la nomination repubblicana alla Casa Bianca di ieri in Florida, battendo il principale rivale Newt Gingrich. Romney ha infatti ottenuto il 46% dei voti, mentre l’ex speaker della Camera il 32%. Staccati, con risultati decisamente inferiori, Rick Santorum con il 13% e Ron Paul con il 7%. Deciso il commento del vincitore, che è andato all’attacco rispetto alla carica cui aspira, ma anche nei confronti dell’attuale presidente Barack Obama. “Sono pronto a prendere il timone repubblicano e a guidare questo partito e la nostra nazione”, ha detto ai suoi sostenitori dopo la vittoria. E ha proseguito, parlando direttamente al democratico Obama: “Signor presidente, lei era stato eletto per guidare, ma ha deciso di seguire gli altri: è arrivato il momento di togliersi dai piedi”.

Gingrich non si è lasciato scoraggiare dalla sconfitta in uno Stato di grande importanza per la campagna per la momination. Ha escluso fermamente il proprio ritiro dalla corsa, mostrandosi agguerrito: “Ci batteremo in ogni singolo posto e vinceremo”, ha detto ai sostenitori, mentre alle sue spalle campeggiava un cartello con su scritto ‘Mancano ancora 46 Stati’. “Ormai – ha aggiunto il repubblicano – è chiaro che questa sarà una gara tra due persone: un leader conservatore, io, e un moderato del Massachusetts, Romney”. Combattivo come sempre, Gingrich ha poi concluso che la vittoria per la nomination Gop non sarà decisa fino all’estate, “sempre che Romney non si ritiri”.

Queste primarie hanno anche rivelato un nuovo aspetto: la differenza di genere tra gli elettori Gop. Per la prima volta nella campagna elettorale repubblicana di quest’anno, gli exit poll hanno infatti mostrato che le donne preferiscono Romney. Ieri lo ha scelto il 52% delle votanti, mentre solo il 28% ha optato per Gingrich. Molte intervistate hanno spiegato di non ritenere Gingrich un buon candidato per la carica di presidente, con molta probabilità a causa dei tre matrimoni che il leader conservatore ha alle spalle.

Sale così il numero di delegati di Mitt Romney in vista della convention nazionale del partito repubblicano ad agosto. Il voto in Florida era particolarmente importante proprio per l’alto numero di rappresentanti che ne derivano, il cui conteggio in tutti gli Stati americani porterà alla scelta del candidato durante il congresso di agosto. Romney ne ha ottenuti 50, portandosi così in testa con 87 delegati. Lo seguono Gingrich con 26, Santorum con 14 e Ron Paul con 4. Per assicurarsi la nomination ne servono 1.144.

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