Atene (Grecia), 10 nov. (LaPresse/AP) – Dopo quattro giorni di intensi colloqui, la Grecia ha scelto il suo nuovo primo ministro. È Luca Papademos, 64 anni, ex vicepresidente della Banca centrale europea. L’ufficializzazione della nomina è arrivata dopo lunghe e difficili negoziazioni, mirate a formare un governo di coalizione transitorio che dovrà approvare l’accordo finanziario europeo da 130 miliardi di euro e consolidare la posizione del Paese nell’eurozona. Papademos resterà alla guida del governo di coalizione fino alle elezioni anticipate. Il primo ministro uscente George Papandreou, lascia così a metà del suo mandato di quattro anni.
Appena nominato, Papademos ha voluto subito sottolineare l’importanza della permanenza di Atene nella moneta unica e della collaborazione interna tra le varie forze del Paese. “La partecipazione della Grecia all’euro – ha detto – renderà la stabilizzazione economica più semplice. I problemi finanziari saranno risolti solo con la cooperazione tra i partiti”. Il nuovo primo ministro ha poi detto che ancora “nessuna data certa è stata fissata per le elezioni generali”. Quindi, benché è probabile che il voto si tenga a febbraio, non è chiaro quanto dovrà rimanere in carica.
Papademos, nato ad Atene l’11 ottobre 1947, inizia a studiare come fisico, prima di ottenere un master in ingegneria elettrica e un dottorato in economia, al Massachusetts Institute of Technology. Il supervisore della sua tesi, e mentore, è Franco Modigliani, premio Nobel per l’economia nel 1985. Per alcuni anni proseguirà la carriera accademica, insegnando alla Columbia University tra 1975 e 1984, come lettore, assistente e quindi professore associato, prima di tornare ad Atene. Qui diventa economista capo della Banca centrale greca, incarico che tiene dal 1985 al 1993. Nel frattempo, dal 1980 lavora anche alla Federal Reserve Bank a Boston, e nel 1988 diventa docente alla Università di Atene. Nel 1993 il nuovo governo socialista lo nomina vicegovernatore della Banca di Grecia, dove sale alla guida l’anno successivo, rimanendoci fino al 2002. Dall’inizio di quell’anno viene scelto come vicepresidente della Bce, dove termina il mandato nel 2010. All’inizio dell’ultimo governo di George Papandreou, Papademos rifiuta un incarico, preferendo rimanere consigliere non retribuito.
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