Il Cairo (Egitto), 13 ott. (LaPresse/AP) – Reporters Without Borders e il Committee to Protect Journalists, due organizzazioni che hanno come scopo la tutela della libertà di stampa e dei diritti dei giornalisti, hanno fatto appello alle autorità egiziane affinché indaghino sulla morte di Wael Mikhael, operatore di una tv copta ucciso con un colpo alla testa mentre stava filmando gli scontri tra manifestanti ed esercito domenica scorsa al Cairo. Mikhael è tra le 26 vittime dei disordini, in cui sarebbero anche morti almeno due soldati. Reporters Without Borders ha inoltre condannato il raid delle forze di sicurezza egiziane contro Al-Hurra Tv, canale satellitare Usa che trasmette in lingua araba, e contro la rete indipendente 25Tv. Entrambe le stazioni hanno riportato notizie degli scontri. Secondo il Committee to Protect Journalists, la tv di Stato egiziana ha incitato alla violenza durante la manifestazione, chiedendo agli spettatori di proteggere l’esercito dagli attacchi.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata