Minsk (Bielorussia), 29 giu. (LaPresse/AP) – La polizia in Bielorussia ha disperso con violenza una manifestazione pacifica a Minsk, picchiando e arrestando decine di persone che protestavano contro il regime autoritario del presidente Alexander Lukashenko. Migliaia di dimostranti hanno sfidato gli avvertimenti delle autorità e la forte pioggia per marciare nel centro della capitale, battendo le mani all’unisono dopo che la polizia aveva proibito loro di radunarsi tutti insieme in un posto. Esponenti del gruppo per i diritti Vesna hanno raccontato che a un certo punto gli agenti della polizia hanno perso la pazienza e hanno circondato i manifestanti, arrestandone più di 100.

Un giornalista di Associated Press ha visto la polizia picchiare tre giovani donne con manganelli e poi trascinarle per i capelli in camionette parcheggiate vicino. “Il riso e gli applausi, queste sono le nostre armi contro questa dittatura”, ha detto uno studente di 19 anni, Andrei Tyurlyukevich. Vesna ha inoltre riferito che durante la protesta sono stati arrestati 10 giornalisti, mentre un operatore locale, Vasily Semashko, è stato colpito alla testa e la sua videocamera è stata distrutta. Quella di oggi è l’ultima di una serie di proteste organizzate via internet, tramite i social network.

“Le autorità stanno agendo con sempre più violenza, cercando di scoraggiare gli organizzatori delle manifestazioni, che sono inevitabili vista la situazione catastrofica dell’economia”, ha detto il portavoce di Vesna, Valentin Stefanovich. In un apparente tentativo di far dimenticare la manifestazione, le autorità hanno in fretta organizzato una discoteca per studenti nella centrale piazza Ottobre, ma poche persone sono andate a ballare a causa della pioggia. Il Paese sta attraversando una grave crisi economica e proprio stamattina la Russia, il tradizionale alleato di Minsk, ha interrotto le forniture di elettricità al Paese a causa di fatture non pagate.

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